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A seguito di una interessante esperienza professionale, ho avuto l’opportunità di analizzare alcuni testi in lingua inglese afferenti a un convegno internazionale organizzato dall’IFAC (International Federation of Accountants) 1, tenutosi a Roma il 12 novembre scorso. Oltre a scoprire interessanti aspetti riguardanti l’evolversi dell’attuale Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ho approfondito aspetti caratterizzanti le figure professionali che dal 14° secolo svolgono un ruolo rilevante, se non addirittura decisivo, nella compagine economica mondiale, e ho concentrato l’analisi su numerose espressioni appartenenti a questo settore.
Le tematiche del convegno si sviluppavano da un punto fondamentale: l’esigenza di riforma va valutata alla luce dell’attuale crisi dei mercati finanziari che si è abbattuta sui sistemi economici e che ha reso necessaria una maggiore presa di coscienza del ruolo rivestito dai dottori commercialisti ed esperti contabili fuori e dentro le realtà delle imprese. L’elemento centrale è il fatto che in Italia si è proceduto a realizzare a merger of the two bodies in one single roll, la fusione in un unico Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, e la relativa riduzione a un unico Ordine professionale alla luce della riforma entrata in vigore il 1° gennaio 2008 in applicazione del dlgs n. 139 del 28 giugno 2005. Altri aspetti che discendono dalla riforma riguardano, tra gli altri, the Governance system, in altri termini la composition and offices of the National Council e le functions and powers of the National Council. Il Consiglio nazionale, alla luce della riforma, ha approvato un programma atto a perseguire obiettivi strategici e mirato a promuovere aspetti ritenuti prioritari in questo campo. In merito alla composition del Council sono previsti 21 Council members, di cui 11 devono essere iscritti nella Sezione A del Roll nominati tra professionisti iscritti da non meno di 10 anni. Le cariche sono: il President, un Vice-president, un Secretary e un Treasurer, sono in carica per a 4-year term, renewable only once. Inoltre, è previsto un Board of Auditors (Collegio dei revisori), composto da un President e due membri che devono essere iscritti all’albo. In sintesi, le funzioni e i poteri che sono riconosciuti ex lege al CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) sono le seguenti: Law-making and oversight function, con cui si indicano, tra gli altri, l’utilizzo di strumenti regolamentari e di supervisione sui consigli a livello locale; Institutional function (funzione a livello istituzionale che riguarda, tra le varie competenze, la rappresentanza dell’intera categoria a livello nazionale e internazionale, la promozione di relazioni con istituzioni ed enti, la redazione di pareri su progetti di legge e regolamenti in materia della professione) e poi la Judiciary function (che inerisce la funzione di appello su ricorsi presentati dinanzi ai consigli a livello locale, o ricorsi su provvedimenti disciplinari).
Per studiare più da vicino questa terminologia è opportuno partire da un approfondimento del termine accountancy, la cui definizione tratta dal Merriam Webster nella versione on-line è “the profession or practice of accounting”. Il concetto di accounting, sempre secondo quanto indicato da questa fonte, corrisponde a “the system of recording and summarizing business and financial transactions and analyzing, verifying, and reporting the results”; con tale termine si indicano anche “the principles and procedures of accounting”. Comparando tali definizioni con quelle dell’Oxford Business English Dictionary risulta che accountancy corrisponde a “the work or profession of an accountant” oppure “the training you need in order to become an accountant”. Da questa ultima definizione risulta centrale il ruolo svolto dall’accountant, il soggetto preposto a svolgere attività di accounting. Accounting dal dizionario on-line Investopedia è: “to provide a record such as funds paid or received for a person or business. Accounting summarizes and submits this information in reports and statements. The reports are intended both for the firm itself and for outside parties.” In generale, il professionista italiano iscritto al National Council può essere identificato genericamente con il termine accountant 2. Nella compagine internazionale, negli USA in particolare, esiste anche il Certified Public Accountant (CPA), che sempre in base a ciò che riporta Investopedia corrisponde a “a designation given by the American Institute of Certified Public Accountants to those who pass an exam and meet work-experience requirements. For the most part, the accounting industry is self-regulated. The CPA is a designation meant to help ensure that professional standards for the industry are enforced. Other countries have certifications equivalent to the CPA. For example, in Canada, accountants similar to the CPA are called Chartered Accountants (CA)”.
Pertanto, alla stregua delle considerazioni che precedono, tenendo conto dell’evoluzione nel campo della professione in Italia, si può sicuramente sostenere che la professione italiana svolge tutte le attribuzioni che in altri Paesi sono proprie della figura dell’accountant. L’idea di unificare l’albo riflette entro certi limiti questa tendenza di trovare una relativa convergenza con il panorama internazionale. Di qui è evidente il ruolo centrale svolto dall’accountant, la cui attività deve essere volta anche ad arginare quel fenomeno che attraverso un’immagine del linguaggio figurato molto eloquente è il cook the books. Tale formula espressiva descrive quell’insieme di attività poste in essere da determinate società che falsificano le proprie scritture contabili, aumentando i risultati finanziari con lo scopo di mostrare una migliore e più solida situazione finanziaria 3. In tale quadro è interessante fare riferimento al cosiddetto effect 4, che corrisponde alla condotta tenuta da revisori contabili caratterizzata da un elevato grado di diligenza al fine di evitare errori contabili. Infatti, questo caso ha comportato degli effetti molto profondi sull’evoluzione della professione non solo nella compagine internazionale ma anche in Italia.
Procedendo nella disamina dei termini chiave del settore è opportuno introdurre quello di auditor, che corrisponde al revisore e nell’accezione più circoscritta può indicare il sindaco (membro di collegio sindacale) nell’ambito dell’internal auditing, ossia l’attività di revisione contabile posta in essere dall’interno della società attraverso il collegio sindacale. Tale ultimo termine può essere traslato con l’espressione audit committee e il termine ‘sindaco’ può corrispondere a statutory auditor, che è uno dei membri dell’organo di controllo (collegio sindacale) previsto dall’ordinamento italiano, e che monitora periodicamente e preventivamente la conformità della gestione societaria con le disposizioni di legge e statutarie. Alla luce di queste considerazioni terminologiche, risulta quanto mai essenziale il lavoro di negoziazione tra concetti giuridico-economici che tra gli altri inerisce il ruolo del collegio sindacale, che svolgendo un controllo periodico e permanente può senz’altro coadiuvare e favorire l’applicazione di principi di correttezza e trasparenza nella compagine societaria.
In Italia, il ruolo di revisore contabile, auditor, è previsto e impone l’iscrizione in un apposito registro, register, quello dei revisori contabili, soggetti che per competenza ed esperienza professionale possono svolgere l’attività di revisione contabile. Tale aspetto evidenzia la volontà di mantenere distinte le figure dei professionisti iscritti all’Albo, Roll of professional accountants, e che svolgono la propria attività professionale come dottore commercialista o esperto contabile, e coloro i quali sono iscritti nel registro dei revisori contabili la cui investitura è comunque subordinata alla previa iscrizione all’Albo. In sintesi, l’attività di revisione legale dei conti posta in essere all’interno della realtà societaria si dice statutory audit of accounts. Altra formula espressiva che trae origine dal concetto di audit è National Audit Court, che può identificare la Corte dei Conti 5, ossia in Italia è l’organo di controllo contabile che esercita la propria attività di revisione e verifica sui conti dello Stato.
In questa prospettiva, è utile sottolineare quanto siano interrelati i termini accounting e auditing; si tratta di momenti fondamentali per le aziende ed è dalla regolarità delle loro operazioni che discende il corretto svolgersi della vita societaria. In sostanza, l’obiettivo principale che discende dall’applicazione di regole stringenti è quello di arginare il fenomeno del cosiddetto creative accounting, che corrisponde all’attività di registrare operazioni e dati in modo da produrre risultati non veridici, ostentando artificiosamente alti profitti aziendali. Tale formula è un eufemismo che si riferisce alle pratiche che negli ultimi anni sono andate inveterandosi producendo una serie di conseguenze deteriori su molte società e ciò ha di conseguenza comportato notevoli effetti negativi sugli investitori.
Altro termine che è utile menzionare e che si differenzia da accounting è book-keeping, che corrisponde alla registrazione, su base giornaliera, delle operazioni compiute dall’azienda. E secondo la definizione contenuta nel dizionario del Cesari, tale attività consiste nell’“insieme delle scritture o rilevazioni dei fatti di gestione di un’azienda a fini di informazione interna ed esterna, e di accertamento e controllo amministrativo”.
Dalle considerazioni che precedono, si delinea la composita attività del professionista iscritto al National Roll che si ingerisce delle vicende societarie nella loro complessità dalla costituzione, incorporation, alla fase che segue la procedura di winding-up, che corrisponde alla liquidazione e in talune circostanze tale termine è utilizzato per indicare il fallimento, procedura necessaria in caso in cui l’insolvency (insolvenza, eccessiva esposizione debitoria della società) dell’azienda è tale da determinarne la chiusura.
Nello studio condotto, sono risultate interessanti alcune considerazioni, tra le altre, sui termini che riguardano il concetto di statuto che in American English corrisponde a Bylaw e in British English è denominato Articles of Association, e corrisponde al regolamento interno di una società: secondo il Companies Act del 2006, la riforma delle società nel Regno Unito, è il documento principale ritenuto fondamentale per loro esistenza. Ha il compito di regolare i rapporti tra i soci e la società, e detta le linee guida atte a mantenere il balance of power al suo interno tra i soci.
Altra formula oggetto di esame è quella dell’amministratore tecnico indipendente, che in inglese è stata resa con Independent Board member with professional qualification e la difficoltà di trovare un corrispettivo discende dal fatto che si tratta di una figura prevista nell’ordinamento italiano e non in quello inglese. È un soggetto dotato di competenze professionali specifiche, estraneo al management, ma del pari investito delle responsabilità gravanti sugli amministratori che sono coinvolti nell’amministrazione. Il suo è un ruolo sulla gestione e pertanto deve possedere una qualifica professionale nel campo giuridico-economico.
Nell’attività di analisi in questa sede condotta è stato fondamentale il ricorso a concetti che si trovano a metà tra il settore giuridico e quello economico, uno sforzo interpretativo rilevante che trova la propria scaturigine dalle nuove sfide dei mercati globali vessati dalla crisi finanziaria che li ha investiti, e che punta a favorire l’utilizzo di termini comuni o concetti dei quali è possibile trovare una relativa convergenza. La tendenza atta a codificare un linguaggio settoriale che mai quanto in questa mutevole situazione internazionale deve identificare dei punti di conferma: le lingue dell’economia e del diritto, in una reciproca attività di contaminazione, si definiscono e si stabilizzano per favorire comunque la comunicazione sul piano internazionale. Alla luce di uno studio condotto dal quotidiano La Repubblica, nell’ultimo anno il termine che ha suscitato maggiore curiosità e che conseguentemente è stato ricercato con maggiore frequenza è la parola bailout 6, che significa ‘salvataggio’. La fonte è il Merriam Webster, il dizionario nella versione on-line, che ha proclamato questo termine il più selezionato dagli utenti nel 2008. Questo strumento di ricerca fornisce una definizione del termine come “a rescue from financial distress”; analizzando il termine secondo la definizione offerta dal Picchi significa “liberare su cauzione”: tale formulazione non fa riferimento al fenomeno che implica la forma di supporto a società sull’orlo di una crisi. In questa prospettiva, si allinea con la definizione del Merriam Webster l’Oxford Business English Dictionary, facendo menzione alla voce bailout come sostantivo “an act of giving money to a company, a foreign country, etc. that has very serious financial problems”. Insomma, da questa analisi condotta dal quotidiano italiano risulta che nel quadro di questa recessione globale sono i termini che generano panico a stimolare l’interesse generale. Infatti, anche il termine turmoil è uno dei più consultati, sempre in base a questi dati forniti dal Merriam Webster on-line, e significa, ‘tumulto’, ‘scompiglio’, ‘sconvolgimento’ e simili. È interessante notare come le vicende finanziarie degli ultimi tempi si riflettono sull’uso e sullo studio di determinate formule espressive il cui significato è ritenuto fondamentale.
Si riparte, dunque, dalla lingua per ricostruire e agevolare il ripristinarsi di una situazione compromessa ma che in un’ottica costruttiva e positiva non può che trovare una qualche via di soluzione.
Glossario
Accountancy: la disciplina della contabilità.
Accountant: contabile, chi svolge la professione contabile.
Andersen effect: effetto Andersen. Corrisponde a una condotta informata a un elevato grado di diligenza nell’espletare le funzioni di revisione e controllo a livello societario al fine di evitare scandali e conseguenze giudiziarie come nel caso di quelle occorse alla società Andersen.
Articles of Association: statuto (Br E.)
Audit committee: collegio sindacale.
Audit: revisione contabile. Si utilizza anche la forma ‘auditing’ per indicare lo stesso concetto.
Auditor: revisore contabile. Può anche indicare il sindaco.
Bailout: salvataggio. Indica l’attività di finanziamento (erogata dal Governo) a favore di società sull’orlo della crisi.
ByLaw: statuto (Am E)
Cook the books: modificare (fraudolentemente) i conti di una società.
Independent board member with professional qualification: Amministratore indipendente.
Local Chapters: Consigli dell’ordine professionale a livello locale.
National Council: Consiglio dell’ordine professionale a livello nazionale.
National Roll: Albo nazionale.
Statutory auditor: revisore legale dei conti; membro del collegio sindacale; sindaco.
Turmoil: tumulto; scompiglio. Si riferisce alla turbolenza dei mercati finanziari e agli sconvolgimenti in atto sui sistemi economici globali.
Winding-up: liquidazione della società. Anche ‘fallimento’.
Bibliografia
Cesari, F., Dizionario dell’economia della banca e della finanza, Isedi, 2003.
Dine, J., Koutsias, M., Company Law, Palgrave Macmillan, 2007.
Dictionary of Business, Peter Collin Publishing, 2001.
MacKenzie, I., Professional English in Use, Finance, CUP, 2007.
Macmillan English Dictionary, 2005.
Oxford Business English Dictionary, OUP, 2005.
Oxford Dictionary of Business and Management, OUP, 2006.
Picchi, L’inglese dell’economia, dizionario economico e commerciale, Zanichelli, 2005.
Polidori Elena, “È “salvataggio” la parola del 2008”, La Repubblica, 28 novembre 2008.
Sitografia
http://www.investopedia.com/terms/a/accounting.asp
http://www.investopedia.com/terms/i/independentauditor.asp
http://www.investopedia.com/terms/a/audit.asp
http://www.investopedia.com/terms/a/anderseneffect.asp
http://www.investopedia.com/terms/c/cookthebooks.asp
http://www.cndcec.it
http://www.corteconti.it
http://www.ifac.org
http://www.merriam-webster.com
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1 Associazione internazionale fondata nel 1977 per rafforzare la professione contabile nel quadro dell’interesse generale e con lo scopo di sviluppare la formulazione, l’adozione e il mantenimento degli international standards secondo criteri di elevata qualità e informati ai principi della trasparenza e della correttezza. Inoltre, tale organizzazione ha il compito di favorire la collaborazione tra i suoi membri e tra questi ultimi e altre organizzazioni, e non ultimo operare in qualità di portavoce per la professione contabile. Sono 63 i membri fondatori, organizzazioni che operano nel settore contabile provenienti da circa 140 diversi Paesi del mondo.
2 La professione italiana, pur avendo senz’altro le funzioni di accountant, si distingue a livello internazionale per essere non semplicemente una professione contabile (come avviene nella quasi totalità degli altri Paesi del mondo), ma anche una professione economica e giuridica. La professione italiana ha, infatti, competenze e attribuzioni, riconosciute dalla legge, assai più ampie di quelle rinvenibili abitualmente in ambito internazionale. Tale distinzione trova una corrispondenza anche nel percorso formativo, che è in Italia assai più lungo rispetto alla gran parte degli altri Paesi, ed è di livello universitario (in altri Paesi l’accesso alla professione è consentito con un semplice diploma di scuola superiore, ovvero, anche in assenza di questo, con la frequenza di corsi professionalizzanti).
3 Le tecniche di cooking the books, atte a perseguire scopi illeciti consistono, a titolo di esempio, nell’anticipazione di entrate, nel postergare spese, nella manipolazione delle voci riguardanti i fondi previdenziali, ecc.
4 Tale espressione fa riferimento al caso Arthur Andersen, la società di revisione coinvolta e processata per una serie di scandali finanziari tra cui quelli che hanno travolto la Enron e la Worldcom.
5 La Corte dei conti è un organo di rilievo costituzionale, autonomo e indipendente da altri poteri dello Stato con importanti funzioni di controllo (art. 100 Costituzione) e giurisdizionali (art. 103 Costituzione) nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge.
6 Da: La Repubblica del 28 novembre 2008, ‘È “salvataggio” la parola del 2008’ di Elena Polidori.
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