Lo scopo del presente
articolo è quello di illustrare le principali norme traduttive inerenti la
traduzione di manuali tecnici e il processo di localizzazione. In un mondo
sempre più globalizzato, provvisto di tecnologie avanzate in grado di permettere
all’utente di usufruire di servizi e programmi per gli usi più svariati, sia per
il tempo libero che per il lavoro, la traduzione di manuali tecnici, e in
particolare quelli riguardanti prodotti informatici, è in costante aumento. A
tal proposito, le grandi aziende produttrici, prima fra tutte la Microsoft,
prestano grande attenzione alla traduzione tecnica e hanno stilato apposite
linee guida per i traduttori che si occupano di localizzazione. Ma che cosa si
intende per localizzazione? Si tratta del processo di adattamento di un prodotto
come ad esempio software (sistemi operativi, applicazioni, programmi, ecc.),
siti web, manuali d’uso, e via dicendo. La localizzazione si applica ai beni
destinati anche alla vendita estera e completa gli stessi con la traduzione dei
testi e con l’adattamento alla cultura locale. Alcuni dei campi di applicazione
dei processi di localizzazione sono i seguenti:
·
Alfabeti e scritture, ad
esempio le scritture da destra verso sinistra
·
Audio e sottotitoli nei
prodotti multimediali
·
Valuta, pesi e misure
·
Nomi, titoli, indirizzi,
numeri di telefono
·
Data e ora
La localizzazione e la
traduzione dei manuali d’uso in ambito informatico vertono prevalentemente sulla
traduzione e sull’adattamento dei prodotti che provengono dagli Stati Uniti;
pertanto la lingua sorgente è l’inglese e in particolare l’American English. Nel corso del
presente articolo, si analizzeranno gli aspetti traduttivi e stilistici basilari
della localizzazione dei software.
L’obiettivo primario e lo
scopo del lavoro di traduzione/localizzazione dei software e dei manuali d’uso è
quello di fornire informazioni chiare e precise all’utente circa l’utilizzo dei
prodotti. Il testo deve essere chiaro, fluido, privo di ripetizioni. In molti
casi, la traduzione letteraria risulterà impossibile: l’enfasi, le ripetizioni e
altre strategie linguistiche volte ad attirare l’attenzione degli utenti e dei
consumatori americani non avranno lo stesso effetto sul pubblico italiano, e
potrebbero addirittura produrre un impatto negativo. Uno degli aspetti
sintattici e traduttivi più comuni in questo ambito è sicuramente l’uso dei modi
e dei tempi verbali. Nei manuali d’uso in lingua inglese si utilizzano
principalmente due modi verbali: il presente dell’indicativo e l’imperativo che
però nella traduzione italiana vengono generalmente sostituiti da altri tempi.
Il presente viene tradotto con il futuro quando si descrive cosa avviene dopo
aver eseguito un’istruzione. Ad esempio:
Frase inglese
Choose Save or Save as from the File menu.
|
Traduzione italiana
Scegliere
Salva o
Salva con nome dal menu File.
|
A dialog box appears.
|
Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
|
L’imperativo è utilizzato
nelle istruzioni dei software e nelle documentazioni. In italiano, gli
imperativi inglesi vengono tradotti con l’infinito, come riportato nel seguente
esempio:
Click the Maximize button in the upper - right corner of the window.
|
Fare click sul pulsante di
ingrandimento posto nell’angolo superiore destro della finestra.
|
In inglese, è risaputo, non
si omette mai il soggetto in una frase. Nei manuali d’uso si hanno così frasi
che si rivolgono direttamente all’utente, ma che in italiano è preferibile
tradurre utilizzando la forma impersonale. Ad esempio:
If you plan to use certain settings every time you create a
document, set up a document as default stationery.
|
Se si prevede di utilizzare
determinate impostazioni ogni volta che viene creato un documento, impostare un
modello predefinito.
|
Per descrivere le procedure
eseguite da un software applicativo si consiglia di utilizzare la forma passiva
in italiano.
The program asks you if you want to replace the original macro.
|
Viene richiesto se si desidera
sostituire la macro originale.
|
Molto spesso, la
localizzazione implica una nuova elaborazione dello stile originale. I manuali
di istruzioni dei software provenienti dall’America sono generalmente
caratterizzati da uno stile diretto e colloquiale che però non può essere
utilizzato in italiano: è pertanto necessario avvalersi di un vocabolario
semplice e diretto e di una sintassi altrettanto chiara, costituita da frasi
brevi. Nel caso in cui il testo appaia ripetitivo e ridondante, l’obiettivo
della localizzazione è di renderlo il più chiaro e semplice possibile. Il
traduttore può pertanto eliminare le frasi che risultano essere troppo
ridondanti. I manuali d’uso in lingua inglese utilizzano quasi sempre gli
aggettivi possessivi, ma in italiano ciò non accade mai.
Your computer dovrebbe essere tradotto
di norma con ‘il computer/il computer in uso’. La forma passiva, anch’essa impiegata di sovente, risulta essere
meno adatta, e pertanto nella traduzione italiana è preferibile usare la forma
attiva che rende il testo più leggibile e la sintassi più fluida.
Text can be cut, copied and pasted using the shortcut keys.
|
È possibile tagliare, copiare e
incollare il testo con i tasti di scelta rapida.
|
Evitare l’uso di forme
colloquiali per tradurre espressioni comuni inglesi; utilizzare ‘è
possibile/necessario’ invece di ‘si può/si deve’.
You may want to use a different application.
|
È inoltre possibile utilizzare
un’applicazione diversa.
|
Altri elementi sintattici a
cui si deve prestare attenzione sono le frasi interrogative ed esclamative: si
consiglia di tradurle in italiano con frasi affermative.
What shall I do?
|
Come procedere.
|
Particolari frasi, come
quelle che contengono i nomi delle opzioni di un software o di un programma e le
traduzioni dei titoli degli eventuali capitoli, richiedono anch’esse degli
accorgimenti. Nella traduzione, per quanto riguarda le frasi contenenti i nomi
delle opzioni, è preferibile non cominciarle mai con il nome dell’applicazione,
ma è opportuno invece specificare se ci si riferisce a un menù, a
un’applicazione o a un’opzione.
Use Paste to …
|
Il comando Incolla consente di …
|
Nei manuali d’uso inglesi,
i titoli contengono spesso il gerundio (-ing
form) che deve essere tradotto in italiano con un nome; qualora la
traduzione stoni, è possibile utilizzare in italiano la formula ‘come +
infinito’.
Esempio:
Formatting text
|
Formattazione del testo
|
Cutting and pasting text
|
Come tagliare e incollare il testo
|
Il verbo
should merita anch’esso di essere
menzionato in quanto nei manuali d’uso non è utilizzato per suggerire o invitare
l’utente a seguire un procedimento o un’istruzione, quanto piuttosto per imporre
una determinata azione. Nei manuali d’uso e di istruzioni inglesi
should è inteso alla stregua di
must ed è pertanto traducibile con
‘deve’ e non con ‘dovrebbe’.
Come in ogni ambito
traduttivo, anche nella localizzazione ci si può imbattere nei
false friends. Qui di seguito sono
riportati alcuni dei più frequenti:
Inglese
|
Traduzione corretta
|
Traduzione sbagliata
|
Incorrect
|
Non corretto
|
Incorretto
|
To assume
|
Supporre
|
Assumere
|
To set
|
Impostare
|
Settare
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To type
|
Digitare
|
Scrivere
|
To migrate (+ noun)
|
Eseguire la migrazione di (+ nome)
|
Migrare
|
Come è già stato detto
all’inizio del presente articolo, molti sono gli aspetti da curare quando si
applicano i processi di localizzazione. Oltre a quelli già elencati, verranno
qui di seguito analizzati brevemente ulteriori elementi stilistici.
·
Acronimi: nella traduzione
italiana si scrive prima l’acronimo in inglese e poi, tra parentesi, la versione
estesa dell’acronimo e la relativa traduzione. Esempio: GUI (Graphic User
Interface, Interfaccia grafica per l’utente).
·
Trattini: il trattino lungo
e il trattino breve sono entrambi molto usati in inglese. In italiano si
preferisce il trattino breve a quello lungo che deve essere preceduto e seguito
da uno spazio. Si consiglia tuttavia di non utilizzare i trattini per
enfatizzare particolari parti del testo, preferendo invece l’uso delle virgole.
·
Indice: è una parte molto
importante dei manuali d’uso, ma che spesso viene trascurata. Generalmente i
traducenti di Index e
Table of Contents sono rispettivamente
‘Indice analitico’ e ‘Sommario’. Ci sono altre convenzioni traduttive che è
opportuno prendere in considerazione, e tra queste si consiglia di ricorrere più
all’uso di sostantivi che di verbi, e di preferire la forma singolare a quella
plurale.
Il processo di
localizzazione e di traduzione dei manuali tecnici può apparire a prima vista un
lavoro molto semplice, ma occorre sempre applicare le norme traduttive descritte
più sopra, evitando così di produrre un lavoro scadente sia dal punto di vista
linguistico sia dal punto di vista sintattico, in modo da rispettare
coerentemente la cultura del Paese a cui è destinata la traduzione.
Bibliografia
Italian Style Guide, Microsoft Language Portal, 2010,
www.microsoft.com/language.
Italian Terminology Collection, Microsoft Language Portal, 2010, www.microsoft.com/language.
Microsoft Manual of Style for Technical Publications, Microsoft Press, 2004.
Symantec Linguistic Guidelines, 2008, www.symantec.com.
Sitografia
http://www.symantec.com
http://www.microsoft.com
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