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Ed eccoci giunti a un nuovo traguardo: la seconda edizione di Englishfor, la rivista dell'Inglese per Scopi Speciali.
In questo numero, Antonella Distante introduce il suo nuovo filone di ricerca, presentandoci alcuni aspetti interessanti dell'inglese per le relazioni internazionali, in un articolo che, probabilmente, non mancherà di suscitare qualche borbottio tra i traduttori che ci leggono, per una citazione che riguarda da vicino il loro (spesso impagabile) lavoro. Ci auguriamo che questo assaggio sia presto completato da altri studi nel campo della lingua inglese per la sicurezza e la difesa e dall'indicazione di nuovi percorsi di approfondimento interculturale, scaturiti dall'esperienza professionale dell'autrice che peraltro coordina il Corso di Alta Formazione in Inglese Specialistico per le Relazioni Internazionali, la Sicurezza, la Difesa e la Comunicazione Sociale presso la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura di Roma.
“L'inadempimento contrattuale nel diritto inglese”, a cura dell'avvocato Lucia Valori, apre una finestra su un aspetto fondamentale del diritto inglese e della contrattualistica, proponendo, con dovizia di riscontri, soluzioni terminologiche e spunti di riflessione non trascurabili. Uno degli scopi dichiarati di questa rivista è proprio quello di promuovere un approccio interdisciplinare all'inglese specialistico, in ogni sua forma, e a nostro parere con questo articolo abbiamo davvero centrato l'obiettivo.
Consuelo Terenzio ed Elisabetta Verardi, con i loro scritti, ci portano nell'universo della medicina e contestualmente nel mondo televisivo, facendo luce sulle difficoltà di resa in italiano dei dialoghi della celeberrima serie statunitense “Dr House, M.D”. Due testi ricchi di riflessioni terminologiche che vogliono rappresentare un autentico regalo (visto che siamo in clima natalizio anche in redazione) per quegli spettatori che non hanno perso un episodio delle avventure di House e della sua squadra.
Da una passione all'altra, Lorenza Maria Villa ci svela come “capire e comunicare il vino attraverso le sue parole”, introducendoci ai segreti di un linguaggio antico eppure contemporaneo, altamente specifico, imprescindibile dalla codificazione di cui è stato fatto oggetto nei secoli. E un legame con il passato emerge in tutta la sua evidenza anche nell'articolo di Cristina Dodich che ci ricorda come l'inglese per scopi speciali, anche in un campo squisitamente umanistico, e non solo in quello scientifico come abbiamo già avuto modo di rimarcare, debba davvero molto al latino.
Sempre in tema di novità, in questo numero trova espressione anche la vivace attività dell'Osservatorio Terminologico Permanente Englishfor. Inaugurando una sezione specifica, dedicata agli studi di un gruppo di giovani fortemente interessati alla ricerca non solo di aspetti linguistici e terminologici, ma culturali in senso lato, Maria Pia Montoro ci svela qualche segreto e le tante particolarità dell' American English diffuso in una particolare fascia della popolazione degli Stati Uniti, quella dei cosiddetti “adultolescenti”.
A questo punto, non ci resta che augurare a tutti, come di consueto, buona lettura ... e Buone Feste!
La Redazione |
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