English for Congress. La terminologia congressuale: le diverse tipologie di eventi - Parte I
Viaggio nella terminologia congressuale, dalle definizioni dei vari tipi di “aggregazione” a una disamina della terminologia specifica, dalla prima convocazione dell’evento, alla sua articolazione e svolgimento, termine e follow-up. Rilevanza e impiego della lingua inglese afferente gli eventi internazionali e non, per specificare tipologie, fasi, luoghi attori e tempi degli eventi stessi.
Cristina Dodich - Traduttrice e Interprete freelance, Associata ANITI
Da anni opero non solo come traduttrice e come interprete di trattativa, ma
anche come assistente congressuale. Le conoscenze e le competenze si sono andate
consolidando e affinando sin dalle primissime esperienze in seno a eventi
organizzati dalla azienda famigliare, e lavorando poi successivamente come
libera professionista. Ho conosciuto gli eventi e i congressi dall’interno, sin
dalla fase gestazionale per arrivare a quella di realizzazione e di follow-up.
Comincio qui, proprio dalla fine, o meglio dalla fase successiva alla
conclusione, quella che in gergo congressuale e non solo viene definita di
follow-up, per iniziare questa mia analisi della terminologia congressuale che,
per lo più rivolta a un pubblico internazionale, tanto ha preso dalla lingua
franca per eccellenza, vale a dire la lingua inglese. Non voglio però, come si
suol dire, cominciare dalla fine; vorrei capovolgere questa impressione e
ripartire dall’inizio.
Il congresso, o meglio l’evento in genere, trova varie
espressioni a seconda della sua specificità. E allora perché non accennare alle
varie tipologie di eventi, partendo appunto da quella più generica, event,
che trova apparentemente il suo traducente italiano nel termine ‘evento’?
Troveremo conference con il suo traducente ‘conferenza’, congress
tradotto letteralmente con ‘congresso’, convention, che in italiano resta
non tradotto 1, o corporate meeting che altro non è che un sinonimo di
convention. Abbiamo ancora meeting, ‘incontro’, round table, ‘tavola rotonda’,
seminar, ‘seminario’, symposium, ‘simposio’, e workshop, a volte tradotto con
‘seminario’, ma più spesso non tradotto, in quanto afferente non tanto alla
sfera di ricerca teorica come il seminario, ma più a quella pratica e
all’acquisizione di tecniche e/o abilità particolari. In realtà, le diverse
tipologie sopra indicate non trovano nette distinzioni le une dalle altre. Sono
state più volte e da più parti tentate classificazioni, ma queste non hanno mai
portato a indicazioni chiare. Infatti, i termini impiegati in ambito
internazionale sono sì derivati dall’inglese, ma occorre tenere innanzitutto
conto delle accezioni diverse di uno stesso termine negli Stati Uniti e nel
Regno Unito per questioni culturali. Se si pensa poi che ogni nazione ha
derivato dall’inglese la terminologia congressuale, ogni volta aggiungendo o
togliendo qualcosa a livello di connotazioni, si può comprendere a quali
difficoltà interpretative si sia giunti soprattutto a livello internazionale e
conseguentemente come sia oggi difficile giungere a una codifica delle tipologie
degli eventi. 2
Esaminando i termini appena accennati da un punto di vista di
comparazione linguistica, si possono scovare nello specifico somiglianze e
discordanze quanto a definizioni, impieghi o applicazioni pratiche.
Partiamo dal termine più generico: event che viene
definito genericamente come «something that happens», ma anche, con una
accezione potremmo dire più specifica, come un «noteworthy happening» o
come «social occasion or activity» 3 , o anche come «social gathering» 4. Già in questo caso notiamo come le definizioni del termine proprie della
lingua inglese contemplino la possibilità dell’event come ‘occasione’ o
‘attività sociale’. Per contro, la definizione del termine che potremmo
individuare come traducente letterale, e comunemente impiegato come tale nel
linguaggio specialistico congressuale, ‘evento’, non reca traccia di questa
connotazione. Infatti, i principali dizionari recano definizioni quali «fatto o
avvenimento determinante nei confronti di una situazione oggettiva o soggettiva» 5, oppure «avvenimento, caso, fatto che è avvenuto o che potrà avvenire» 6.
Neppure là dove si menzionano gli impieghi specialistici del termine, vi sono
accenni a occasioni sociali come accade invece per la lingua inglese.
Passiamo ora a conference, vale a dire: «a meeting of two or
more persons for discussing matters of common concern», oppure «a usually
formal interchange of views» 7 , «a meeting for consultation or discussion;
an exchange of views» 8. In questo caso, le definizioni riportate dai
vocabolari di lingua italiana 9 sono similari a quelle della lingua inglese. Di
conseguenza, il termine ‘conferenza’ può essere considerato come traducente
preciso di conference. Si può ancora rilevare che entrambe le lingue
inglese e italiana attribuiscono ai rispettivi termini il riferimento a riunioni
di personaggi rilevanti dal punto di vista politico e clericale per la
discussione di elementi e argomenti importanti, e ciò è appunto di particolare
significato per l’ambito congressuale in senso storico, tecnico e specifico.
Altro termine, quello a cui fa riferimento il titolo di questo
articolo e quello forse maggiormente in uso, tanto da fornire denominazioni
specifiche comunemente impiegate nell’ambito dell’organizzazione eventi, è
congress. Si pensi ad esempio che si parla comunemente di ‘organizzazione
congressuale’, di ‘industria congressuale’, di ‘marketing congressuale’, di
‘turismo congressuale’... Le definizioni riscontrabili per la lingua inglese
afferiscono come segue, nel caso del Merriam Webster OnLine, a «the act or
action of coming together and meeting» 10 , oppure nel caso di The Free
Dictionary by Farlex on-line «a formal assembly of representatives, as of
various nations, to discuss problems», o anche come «a single meeting, as
of a political party or other group» 11 . Nella lingua italiana, il termine
“congresso” afferisce a una «riunione solenne di rappresentanti di più stati per
discutere e deliberare su gravi problemi d’interesse comune o internazionale»
oppure a una «riunione di studiosi, di artisti, di professionisti, oppure di
rappresentanti di un partito, convenuti da varie parti per discutere di
argomenti particolari interessanti la categoria, il partito, ecc.» 12.
Il Dizionario di Italiano Sabatini Coletti on-line 13 alla voce
“congresso” fornisce due sinonimi, uno dei quali è il già citato “conferenza”,
mentre l’altro è “convegno”, dallo stesso definito «incontro di più persone in
un luogo e a un tempo stabiliti; in partic., incontro tra persone, spec.
studiosi o esperti, per dibattere argomenti di comune interesse». Ed è proprio
qui che, dal punto di vista della traduzione dei termini, possono cominciare a
ingenerarsi difficoltà, in particolar modo per i non addetti ai lavori.
Consultando dizionari bilingue italiano-inglese, alla voce ‘convegno’ troviamo i
seguenti traducenti: meeting, conference, convention14, ma anche
gathering;
congress15. In realtà, Maria Cristina dalla Villa 16 attribuisce giustamente alla
conferenza una partecipazione di pubblico molto ampia, al congresso la
caratteristica della periodicità, oltre a una partecipazione fino a qualche
migliaio di persone, e al convegno una dimensione più contenuta quanto a
partecipanti, il carattere di non-periodicità, ma piuttosto il semplice intento
di trasferire un messaggio, sensibilizzare, aprire un dibattito, con un maggiore
interscambio personale e scientifico tra i partecipanti.
Passiamo ora per linearità, sempre che si stia seguendo il filo
conduttore del presente scritto ovviamente per eventuale abilità di chi scrive e
non certo di chi legge, al termine inglese convention17 che trova
traducenti quali ‘riunione’, ‘convegno’, ‘assemblea’, anche se in campo
specialistico dei PCO, i Professional Congress Organizer, rimane non
tradotto, indica specificamente una riunione a livello aziendale, sociale o
politico ed è sinonimo di corporate meeting18 . Termini appena menzionati
quali meeting e gathering vengono per lo più impiegati il primo
per indicare comizi politici, riunioni di interesse politico e sociale, oppure
per manifestazioni sportive, il secondo senza valenza di tecnicismo, come
semplice traducente di ‘riunione’, ‘assemblea’, in quanto indica appunto
l’azione del riunirsi, del getting together.
La round table ha origini nobili: basti pensare ai
cavalieri della Tavola Rotonda di Re Artù 19. Il re radunava intorno a sé i suoi
cavalieri e per simboleggiare che tutti erano a uno stesso livello dal punto di
vista dell’uguaglianza nell’ideale cavalleresco, li faceva sedere a una tavola
appunto rotonda. Nell’accezione moderna e soprattutto in ambito di
organizzazione congressuale, la round table o ‘tavola rotonda’ indica un
incontro di un gruppo limitato di esperti che si riuniscono intorno a un tavolo,
non sempre rotondo per motivi logistici e organizzativi, per discutere di temi
specialistici. La round table può svolgersi a porte chiuse, oppure può
prevedere la partecipazione del pubblico.
Passiamo ora a incontri caratterizzati da una più ristretta, o
sarebbe meglio dire, limitata partecipazione, quali seminar, symposium
e workshop.
Seminar, ‘seminario’, parla chiaro sin dalla sua origine
etimologica. Deriva infatti dal latino seminarium che significa
‘semenzaio’, e trova impiego soprattutto nei settori della formazione
universitaria e religiosa. Nato appunto per lo più in questi ambiti, sta oggi a
indicare eventi di alta formazione con un ristretto gruppo di partecipanti e
volti per lo più a trasmettere competenze specialistiche e professionali per
l’arricchimento dei partecipanti stessi. Anche il Merriam Webster OnLine 20 lo
definisce come «a group of advanced students studying under a professor with
each doing original research and all exchanging results through reports and
discussions», «an advanced or graduate course often featuring informality
and discussion», e siamo qui in ambito universitario, ma anche «a
scheduled meeting of a seminar or a room for such meetings» e «a meeting
for giving and discussing information», e siamo qui in ambito più
prettamente congressuale.
Il symposium, ‘simposio’, afferisce etimologicamente
parlando ai banchetti degli antichi greci e degli antichi romani, ma anche,
sulle orme di un dialogo di Platone, al luogo ideale da deputare alla
discussione filosofica. Oggigiorno, si tratta per lo più di eventi di breve
durata nel corso dei quali i partecipanti invitati dibattono su temi
principalmente scientifici al fine di elaborare indirizzi di ricerca o
indicazioni da seguire sui temi trattati. Il termine italiano, come quello
inglese, sono derivati dal greco sympósion21.
Last, but not least, appunto per nulla togliere all’ultimo
termine preso in esame (ho tentato di seguire, in questa trattazione
terminologica, un ordine alfabetico), vi è il termine workshop che
nell’ambito dell’industria congressuale rimane per lo più non tradotto. Il
termine inglese indica infatti una ‘officina’, un ‘laboratorio’ e
conseguentemente, per traslato, una ‘riunione di lavoro’, un ‘gruppo di studio’,
ma anche un ‘seminario’. In italiano i due termini vengono infatti sovente usati
come sinonimi, anche se a voler trovare una differenza rispetto al seminario, si
potrebbe pensare al workshop come orientato a una maggiore “messa in
pratica” di particolari tecniche, tematiche e metodologie con esercitazioni in
corso d’opera. Workshop può anche essere tradotto con ‘corso di
specializzazione’, ‘seminario di studi’, vale a dire «a usually brief
intensive educational program for a relatively small group of people that
focuses especially on techniques and skills in a particular field» 22.
Si conclude qui questa prima parte del viaggio nella terminologia
congressuale, forse anche la più ostica per i non addetti ai lavori. Seguiranno
altre trattazioni che analizzeranno l’evento congressuale nella sua
composizione, organizzazione e articolazione, per quanto attiene i luoghi e le
modalità di svolgimento, il personale coinvolto e i più comuni technical
devices utilizzati.
Bibliografia
Caso, R., d’Angella, F., Quintè, E., Il sistema congressuale – Attori,
strategie, risultati,
Franco Angeli, Scienze e professioni del turismo, Studi e
ricerche, 2008.
Dalla Villa, M. C., Il congresso – Dalla progettazione all’organizzazione, Etas
s.r.l., 1994 e 2000.
Devoto, G., Oli, G. C., Vocabolario illustrato della lingua italiana, Selezione
dal Reader’s Digest, 1985.
Maresu, G., Il sistema dei congressi e degli eventi aggregativi, Hoepli, 2007.
Dizionario di Inglese Oxford University Press, I grandi Dizionari, l’Universale,
Paravia, vol. II Italiano-Inglese, 2002.
Corso per “Organizzatore Congressuale”, PHSK Professional Housekeeping, Milano
15-16 aprile 2010.
L’Assistente Congressuale – Corso Propedeutico di Introduzione all’Accoglienza e
Assistenza Ospiti in Ambito Congressuale con Workshop in Lingua Inglese sulla
Terminologia Congressuale, Event’s Production, Studio Cristina Dodich,
ENGLISHfor s.r.l., Ravenna, 23-24 gennaio 2009.
9 Cfr. Devoto, G., Oli, G. C., op. cit., e http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/C/VIT_III_C_026616.xml
17 «An assembly of persons met for a common purpose; especially: a meeting of the delegates of a political party for the purpose of formulating a platform and selecting candidates for office» http://www.merriam-webster.com/dictionary/convention