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Nelle due precedenti trattazioni, erano state
esaminate dal punto di vista linguistico le varie tipologie di eventi (Parte I)
e la distribuzione fisica e logistica di un evento “tipo” (Parte II). Si erano
tuttavia già evidenziati termini afferenti anche l’aspetto “umano”, vale a dire
concernenti le persone coinvolte nella sfera congressuale, quali PCO, Meeting Planner,
Steering Committee, Scientific Committee,
delegate,
speaker,
discussion leader, moderator,
panelist,
accompanying people, exhibitor, … [1]. Tutte
queste persone appartengono alla macchina congressuale da un punto di vista
logistico-organizzativo, oppure in qualità di
attendee, vale a dire «a person who is present on a given occasion or at a given place
<attendees at a convention>» [2]. Tuttavia, occorre non tralasciare anche il personale “addetto”,
operativo durante lo svolgimento di un qualsiasi momento congressuale. Ognuno di
noi ha sicuramente sentito il termine
hostess, afferente a tutte quelle persone, prevalentemente ragazze in età
universitaria o comunque giovani e di bella presenza, cui vengono assegnati
compiti specifici in seno all’evento. Nell’immaginario collettivo, tale termine
richiama tuttavia in prima battuta l’«assistente addetta al servizio dei
passeggeri sugli aerei di linea o anche, più genericamente, su altri mezzi di
trasporto terrestre o navale» [3], anche perché è in
questa accezione che il termine è entrato in uso nella lingua italiana intorno
agli anni Cinquanta [4]. In qualità di femminile di
host, esso sta a indicare una persona
che riceve oppure intrattiene gli ospiti da un punto di vista commerciale,
sociale o ufficiale [5], e come tale è entrato a far parte della terminologia
congressuale specifica. Nella sua accezione maschile, indica invece
«[…] l’ospite, il padrone di casa, ovverosia l’associazione, l’azienda, la
città, il Paese o qualsiasi di questi, che invita i promotori di un congresso a
farlo svolgere in quella destinazione. Frequente l’espressione di host Country» [6].
Negli ultimi anni, a prestare
servizio in ambito congressuale sono entrate anche le figure maschili con i
bodyguard, vale a dire gli ‘addetti alla sicurezza o al servizio controllo’, ma anche
con gli steward [7]. Anche questo termine, di largo impiego nella lingua
italiana sin dagli anni Cinquanta così come
hostess, è derivato in prima battuta dall’assistenza aerea e a bordo di altri mezzi di
trasporto pubblico. Conseguentemente alla contemporanea presenza di figure
maschili e femminili [8], ma anche sulla scia di quel “lifting terminologico” oramai tipico
dei nostri tempi, per accennare al personale di servizio si è venuto a insinuare
anche il termine, sicuramente più specifico ed elegante oltreché meno equivoco,
congress assistant, ‘assistente
congressuale’. Questi congress assistant
vengono convocati sulla base di necessità specifiche da agenzie incaricate, su
richiesta degli organizzatori e, prima dell’inizio dei lavori, ricevono le
necessarie informazioni e istruzioni nel corso di un
briefing, «a meeting to give out final
instructions or necessary information» [9], vale a dire una riunione informativa nel corso della
quale vengono fornite precise informazioni e istruzioni circa un evento e/o un
compito da svolgere. Il termine briefing deriva dall’aggettivo brief, ‘breve’,
a sua volta derivato dal francese bref [10]. In esso è implicito il carattere di essenzialità,
dal momento che in un ristretto lasso di tempo deve necessariamente fornire
istruzioni e informazioni quanto più precise possibile.
A tal proposito, il Merriam-Webster Online Dictionary definisce il
briefing come «an act or instance of giving precise instructions or essential information» [11].
Nel corso del
briefing, a ogni assistente viene
appunto assegnato un compito particolare. C’è chi viene assegnato ai
registration desks, chi agli eventuali
stand di
exhibitor, chi ai
cloakroom [12], chi ai punti di informazione
turistica e/o concernente il social
programme, chi alle conference room,
chi al restaurant, oppure ad altri
punti ritenuti di valenza particolare a seconda del tipo e delle necessità
dell’evento. L’assistente incaricato di fornire informazioni soprattutto
inerenti il social programme può
essere assegnato in sostegno al tour
operator che laddove presente avrà un proprio
desk accanto a quelli di registrazione delegati, e che sarà responsabile delle
excursion e/o
guided tour, nonché degli
shuttle transfer previsti dal
conference programme e dal
social programme. Definito come «person or
company that provides package holidays» [13], il
tour operator, traducibile come
‘operatore turistico’ (sebbene anche in italiano prevalga la terminologia
inglese), è appunto un’organizzazione esterna che normalmente organizza viaggi e
pacchetti turistici [14] e che nello specifico congressuale è appunto
incaricata dell’organizzazione dei trasferimenti dei
delegate e delle
accompanying people [15], siano essi sotto forma di
transfer, ‘trasferimento’ che può ad
esempio avvenire tra la venue
congressuale e i principali nodi di collegamento [16], oppure tra la
venue e gli hotel dove i delegate pernottano,
o ancora tra gli hotel e le sedi dedicate ai vari
welcome e
gala events [17] o altro momento di incontro sociale
e non prettamente afferente alle tematiche congressuali. Si parla in tal caso di
shuttle transfer, quello che in
italiano potremmo definire un ‘servizio navetta’, in quanto nella
land transportation il termine shuttle indica
appunto «A public transport system
operating at frequent intervals on a short, (mostly) non-stop route between two
places» [18].
Ancora, l’assistente può essere
assegnato alla conference room o
conference hall, la ‘sala conferenze’ nella quale si tengono le
session, ‘sessioni di lavoro’. Avrà di
conseguenza una serie di compiti piuttosto importanti da svolgere, tra cui l’access control, qualora non vi siano
attrezzature tecnologiche predisposte in merito, che viene effettuato attraverso
un controllo visivo dei badge di chi
accede alla sala conferenze. Nel caso in sala sia prevista una
live translation, la ‘traduzione
simultanea’ dei lavori, allora l’assistente dovrà anche coadiuvare i tecnici
nella distribuzione di translation
receivers and headsets, vale a dire delle ‘cuffiette’ e dei ‘ricevitori’ che
i partecipanti “settano” sul canale indicato e corrispondente alla lingua da
essi parlata o prescelta per l’ascolto. Precedentemente a quanto già indicato,
l’assistente avrà predisposto il
conference room table, posizionando, una volta verificato il corretto
funzionamento dei conference table
microphones [19], sulla base delle indicazioni del
Session Chairman, i
name plate holders, i ‘cavalieri’ con i nomi degli
speaker. Si sarà inoltre informato in merito agli eventuali
question time, gli ‘spazi dedicati
alle domande’ previsti e alle modalità
di intervento da parte degli astanti, vale a dire mediante
wireless hand microphone, quello che
in gergo viene comunemente definito ‘microfono gelato’, oppure mediante ascesa
al podium, il ‘podio’ a lato del
conference room table, sul
dais, la ‘pedana rialzata’ della sala[20]. Avrà verificato, interfacciandosi con gli
on-site technician, che tutti gli
speaker abbiano controllato con gli
stessi il materiale informatico di supporto per il loro
speech, ‘intervento’, il che oramai avviene solitamente mediante USB
flash drive, le ‘chiavette USB’.
Durante lo svolgimento dei lavori, senza mai distogliere l’attenzione da tutto
quanto avviene in sala, l’assistente dovrà altresì verificare che dalle loro
booth, le ‘cabine di traduzione’ gli
interpreti non mandino segnali di aiuto [21].
Diverso ruolo ha chi viene
assegnato al restaurant, soprattutto
in occasione del gala dinner.
Solitamente, si tratta per lo più di un controllo accessi mediante il ritiro dei
gala dinner invitation, gli ‘inviti alla cena di gala’. Più di rado, si richiederà
all’assistente di fare annunci, oppure di coadiuvare il
caterer, o il responsabile della
catering company. Il termine
catering è particolarmente
interessante, in quanto tutte le sfumature dei suoi significati aiutano a
comprendere l’importanza di questa funzione in seno all’evento congressuale. The
Free Dictionary by Farlex, dizionario on line, alla voce “catering” propone le seguenti definizioni:
«v.intr. 1. To provide food or entertainment. 2. To be
particularly attentive or solicitous; minister: […]
v.tr. 1. To
provide food service for. 2. To attend to the wants or needs of.» [22]
Si comprende come non si tratti della semplice
“somministrazione di cibo”, in quanto questa deve avvenire in “maniera molto
attenta”, facendo attenzione ai “desideri” oppure alle “necessità” di chi si ha
di fronte. In effetti, il caterer deve
fare molta attenzione alle esigenze dei partecipanti al convegno i quali possono
avere specific dietary or religious needs
oppure food allergies, vale a dire
‘necessità dietetiche o religiose specifiche’.
Tuttavia, le scelte in materia di cibi e pietanze,
le modalità di presentazione e di servizio delle stesse appartengono non tanto
alla sfera congressuale prettamente detta, quando piuttosto al settore
dell’enogastronomia, dunque a un ambito totalmente diverso, con il quale
l’assistente congressuale non ha più nulla a che fare …
A questo punto, l’evento congressuale è nel pieno
del suo svolgimento: la disposizione e l’organizzazione logistica stanno
funzionando, operators e
attendants stanno espletando le loro funzioni, delegates, exhibitors ed eventuali
visitors hanno ricevuto tutte le
informazioni necessarie e si sono recati ai loro punti di interesse. La macchina
congressuale, una vera e propria “città” ricreata, funzionerà per qualche
giorno. Poi, a chiusura lavori, sarà compito di
organiser e PCO o Meeting Planner verificarne
esiti e ricadute nella fase di follow-up.
In questo viaggio nella terminologia congressuale
che qui si conclude, il mio intento era quello di dare un’idea generica
dell’evento dal punto di vista linguistico. La scelta terminologica effettuata
non ha pertanto tenuto intenzionalmente conto dei vari settori di appartenenza
degli eventi (tecnico, tecnologico, commerciale, medico, erudito, sociale o
altro) ed è stata volutamente limitata nell’intento esemplificativo di un mondo
fatto di arte, tecniche e parole davvero a sé stante.
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